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lunedì 16 agosto 2010

GIUDIZIO – LETTURE CONSENTITE - "SOPRAVVENUTA IMPOSSIBILITA' DI RIPETIZIONE" - NOZIONE - FATTISPECIE

GIUDIZIO – LETTURE CONSENTITE - "SOPRAVVENUTA IMPOSSIBILITA' DI RIPETIZIONE" - NOZIONE - FATTISPECIE
La Corte di Cassazione ha affermato che, in accordo con i principi sanciti dall’art. 6, comma 3, lett. d), CEDU, la lettura, ai sensi dell’art. 512 c.p.p. delle dichiarazioni rese nella fase delle indagini preliminari è consentita soltanto nei casi in cui risulti oggettivamente impossibile ottenere la presenza del testimone, e che detta situazione di <> ricorre unicamente quando il giudice abbia fatto tutto quanto in suo potere per reperire il dichiarante. (Nella specie, si è ritenuto che non fosse esauriente – al fine di giustificare la lettura ex art. 512 c.p.p. – la vana ricerca del dichiarante effettuata in due giorni consecutivi, senza lasciare alcun avviso scritto, nel solo domicilio, estendendo le ricerche presso l’Amministrazione carceraria, ma non anche presso il luogo – noto – di residenza e di nascita).

Testo Completo: Sentenza n. 22358 del 27 maggio 2010 - depositata l'11 giugno 2010

(Sezione Seconda Penale, Presidente P. A. Sirena, Relatore G. Casucci)

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