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mercoledì 30 giugno 2010

MISURE CAUTELARI - PERSONALI - MISURE COERCITIVE - ARRESTI DOMICILIARI - AUTORIZZAZIONE A SVOLGERE UN'ATTIVITA' LAVORATIVA - CRITERI DI PARTICOLARE RI

MISURE CAUTELARI - PERSONALI - MISURE COERCITIVE - ARRESTI DOMICILIARI - AUTORIZZAZIONE A SVOLGERE UN'ATTIVITA' LAVORATIVA - CRITERI DI PARTICOLARE RIGORE - OBBLIGO DI MOTIVAZIONE - ATTIVITA' LAVORATIVA SVOLTA DA ANNI
La Corte ha affermato, in tema di arresti domiciliari, che se la valutazione ai fini della concessione del beneficio ex art. 284, comma terzo, cod. proc. pen., deve essere improntata a criteri di particolare rigore, tenendo conto della compatibilita' dell'attivita' lavorativa proposta rispetto alle esigenze cautelari poste a base della misura coercitiva, deve peraltro riconoscersi rilevanza alla situazione di colui che invochi la possibilità di continuare un’attività lavorativa svolta già da anni.

Testo Completo: Sentenza n. 20550 del 21 maggio 2010 - depositata il 28 maggio 2010

(Sezione Sesta Penale, Presidente G. De Roberto, Relatore G. Paoloni)


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