Ultime dalla Cassazione

Sentenze e massime della Corte di Cassazione - Ultimi orientamenti giurisprudenziali.
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lunedì 30 settembre 2013

IMPUGNAZIONI-PRESCRIZIONE RILEVATA DAL GIUDICE DI APPELLO-OMESSA MOTIVAZIONE AI FINI DELLE STATUIZIONI CIVILI- ANNULLAMENTO DELLA SENTENZA - RINVIO AL GIUDICE CIVILE.

IMPUGNAZIONI-PRESCRIZIONE RILEVATA DAL GIUDICE DI APPELLO-OMESSA MOTIVAZIONE AI FINI DELLE STATUIZIONI CIVILI- ANNULLAMENTO DELLA SENTENZA - RINVIO AL GIUDICE CIVILE.
Le Sezioni Unite, nel risolvere il contrasto in proposito insorto nella giurisprudenza di legittimità, hanno stabilito che quando il giudice di appello abbia dichiarato non doversi procedere per intervenuta prescrizione del reato (o per intervenuta amnistia) senza motivare in ordine alla responsabilità dell'imputato ai fini delle statuizioni civili, a seguito dell'accoglimento del ricorso da quest'ultimo proposto, deve essere disposto l'annullamento della sentenza con rinvio al giudice civile competente per valore in grado di appello, ai sensi dell'art. 622 cod. proc. pen.
 
Testo Completo:
 
 (Sezioni Unite Penali, Presidente G. Santacroce, Estensore G.Conti)

REATI CONTO IL PATRIMONIO - FURTO IN SUPERMERCATO – OCCULTAMENTO DELLA MERCE PRELEVATA ALL’INTERNO DI UNA BORSA O SULLA PERSONA DELL’AGENTE – SUSSISTENZA DELL’AGGRAVANTE DEL MEZZO FRAUDOLENTO – ESCLUSIONE.

REATI CONTO IL PATRIMONIO - FURTO IN SUPERMERCATO – OCCULTAMENTO DELLA MERCE PRELEVATA ALL’INTERNO DI UNA BORSA O SULLA PERSONA DELL’AGENTE – SUSSISTENZA DELL’AGGRAVANTE DEL MEZZO FRAUDOLENTO – ESCLUSIONE.
Le Sezioni Unite, risolvendo un contrasto di giurisprudenza, hanno stabilito che ricorre l’ipotesi del furto semplice nel caso in cui l’agente occulti sulla sua persona, ovvero in una borsa, la merce prelevata dagli scaffali di un esercizio commerciale nel quale si pratichi la vendita self service e superi la cassa senza pagare, escludendo la sussistenza dell’aggravante dell’uso del mezzo fraudolento.
 
Testo Completo:

 (Sezioni Unite Penali, Presidente G. Santacroce, Relatore R. Blaiotta)

venerdì 27 settembre 2013

STRANIERO - MINORE CITTADINO EXTRACOMUNITARIO AFFIDATO IN KAFALAH A CITTADINO ITALIANO - RICONGIUNGIMENTO FAMILIARE - NULLA OSTA - CONDIZIONI

STRANIERO - MINORE CITTADINO EXTRACOMUNITARIO AFFIDATO IN KAFALAH A CITTADINO ITALIANO - RICONGIUNGIMENTO FAMILIARE - NULLA OSTA - CONDIZIONI
Le S.U., pronunciando ai sensi dell’art. 363 cod. proc. civ., hanno enunciato il seguente principio di diritto: “Non può essere rifiutato il nulla osta all’ingresso nel territorio nazionale, per ricongiungimento familiare, richiesto nell’interesse del minore cittadino extracomunitario, affidato a cittadino italiano residente in Italia con provvedimento di kafalah pronunciato dal giudice straniero, nel caso in cui il minore stesso sia a carico o conviva nel paese di provenienza con il cittadino italiano, ovvero gravi motivi di salute impongano che debba essere da questi personalmente assistito”.
 
Testo Completo:Sentenza n. 21108 del 16 settembre 2013
(Sezioni Unite Civili, Presidente R. Preden, Relatore G. Salmè)

sabato 21 settembre 2013

DIRITTI DELLA PERSONALITA' - DIRITTO ALLA RISERVATEZZA - TRATTAMENTO DI DATI GENETICI A CARATTERE NON SANITARIO - TEST GENETICO PREDITTIVO - CONSENSO DELL'INTERESSATO - NECESSITA'

DIRITTI DELLA PERSONALITA' - DIRITTO ALLA RISERVATEZZA - TRATTAMENTO DI DATI GENETICI A CARATTERE NON SANITARIO - TEST GENETICO PREDITTIVO - CONSENSO DELL'INTERESSATO - NECESSITA'
La Prima Sezione Civile ha affermato che, al fine di svolgere un test genetico predittivo, seppur volto ad accertare la consanguineità per valutare il promovimento di azione di disconoscimento della paternità, è sempre necessario il consenso preventivo dell’interessato.
 
Testo Completo:Sentenza 13 settembre 2013 n. 21014

giovedì 19 settembre 2013

RESPONSABILITA' CIVILE - SENTENZA FRUTTO DI CORRUZIONE DEL GIUDICE - RISARCIMENTO DEL DANNO - PREVIO ESPERIMENTO DELLA REVOCAZIONE O DELL'ANNULLAMENTO DELLA SUCCESSIVA TRANSAZIONE - NECESSITA' - ESCLUSIONE - CONDIZIONI

RESPONSABILITA' CIVILE - SENTENZA FRUTTO DI CORRUZIONE DEL GIUDICE - RISARCIMENTO DEL DANNO - PREVIO ESPERIMENTO DELLA REVOCAZIONE O DELL'ANNULLAMENTO DELLA SUCCESSIVA TRANSAZIONE - NECESSITA' - ESCLUSIONE - CONDIZIONI
La Corte ha stabilito che, nel caso di pronuncia di una sentenza viziata dalla corruzione del giudice, la parte che intenda dolersi di tale statuizione ha l’obbligo, e non la facoltà, di chiederne la revocazione ex art. 395 c.p.c.; ha soggiunto tuttavia la Corte che a tale regola generale si deve fare eccezione allorché la vittima del dolo del giudice non possa trarre alcun vantaggio giuridico dalla rimozione della sentenza frutto di corruzione, per essere divenuta nel frattempo impossibile la ricostituzione dello stato di cose anteriore. In tal caso, pertanto, è consentito alla vittima del reato domandare il risarcimento del danno al corruttore del giudice, senza previamente esperire il giudizio di revocazione. Per la stessa ragione, ha poi soggiunto la Corte, qualora la sentenza frutto di corruzione abbia indotto le parti, prima della scoperta del dolo, a transigere la lite, la vittima del reato di corruzione può domandare il risarcimento del danno senza previamente chiedere l’annullamento del contratto di transazione, invocando quale fatto illecito fonte di responsabilità aquiliana anche la sola violazione della regola di buona fede.
 
Testo Completo:Sentenza n. 21255 del 17 settembre 2013
(Sezione Terza Civile, Presidente F.Trifone, Relatore G. Travaglino)

sabato 14 settembre 2013

TRIBUTI - SOSTITUTO D'IMPOSTA - OMESSO VERSAMENTO DI RITENUTE CERTIFICATE - MOMENTO CONSUMATIVO - ESERCIZIO DI IMPOSTA 2004 - REATO - CONFIGURABILITA'

TRIBUTI - SOSTITUTO D'IMPOSTA - OMESSO VERSAMENTO DI RITENUTE CERTIFICATE - MOMENTO CONSUMATIVO - ESERCIZIO DI IMPOSTA 2004 - REATO - CONFIGURABILITA'
Le Sezioni Unite, a risoluzione di un contrasto, hanno affermato che il reato di omesso versamento di ritenute certificate (art. 10-bis del d.lgs n. 74 del 2000), entrato in vigore il 1° gennaio 2005, è applicabile anche alle omissioni dei versamenti delle ritenute alla fonte relative all’anno 2004, senza che ciò comporti violazione del principio di irretroattività della norma penale.
 
Testo Completo:Sentenza  n. 37425 del 28 marzo 2013 - depositata il 12 settembre 2013(Sezioni Unite Penali, Presidente E. Lupo, Estensore A. Cortese)

giovedì 12 settembre 2013

TRIBUTI - OMESSO VERSAMENTO DI IVA - MOMENTO CONSUMATIVO - ESERCIZIO DI IMPOSTA 2005 - REATO - CONFIGURABILITA'

TRIBUTI - OMESSO VERSAMENTO DI IVA - MOMENTO CONSUMATIVO - ESERCIZIO DI IMPOSTA 2005 - REATO - CONFIGURABILITA'
Le Sezioni Unite hanno affermato che il reato di omesso versamento di IVA (art. 10-ter del d.lgs n. 74 del 2000), entrato in vigore il 4 luglio 2006, è applicabile anche alle omissioni dei versamenti IVA relativi all’anno 2005, senza che ciò comporti violazione del principio di irretroattività della norma penale.
 
Testo Completo:Sentenza  n. 37424 del 28 marzo 2013 - depositata il 12 settembre 2013(Sezioni Unite Penali, Presidente E. Lupo, Estensore A. Cortese)

mercoledì 11 settembre 2013

PROFESSIONI E PROFESSIONISTI - COMMISSIONE CENTRALE PER GLI ESERCENTI LE PROFESSIONI SANITARIE

PROFESSIONI E PROFESSIONISTI - COMMISSIONE CENTRALE PER GLI ESERCENTI LE PROFESSIONI SANITARIE
MANCATA PREVISIONE DI UN NUMERO DI COMPONENTI SUFFICIENTE A GARANTIRE L'ALTERITA' DI COMPOSIZIONE DEL COLLEGIO IN SEDE DI RINVIO DA PARTE DELLA CORTE DI CASSAZIONE - QUESTIONE NON MANIFESTAMENTE INFONDATA DI LEGITTIMITA' COSTITUZIONALE
La Seconda Sezione Civile ha dichiarato non manifestamente infondata, in riferimento agli artt. 3, 24 e 111 Cost., la questione di legittimità costituzionale dell’17 del d.lgs. C.P.S. n. 233 del 1946, nella parte in cui non prevede che la Commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie sia composta da un numero di membri, effettivi e supplenti, tali da consentire che, in ipotesi di giudizio di rinvio conseguente a cassazione di una precedente decisione, lo stesso possa svolgersi dinnanzi a un collegio composto da membri che non abbiano partecipato a detta decisione.
 
Testo Completo:Ordinanza interlocutoria n. 20140 del 3 settembre 2013 (Sezione Seconda Civile, Presidente L. A. Rovelli, Relatore S. Petitti)

martedì 3 settembre 2013

VENDITA - VENDITA IMMOBILIARE A CORPO – RETTIFICA DEL PREZZO EX ART. 1538 COD. CIV. – CRITERI

VENDITA - VENDITA IMMOBILIARE A CORPO – RETTIFICA DEL PREZZO EX ART. 1538 COD. CIV. – CRITERI
In caso di vendita immobiliare a corpo nella quale lo scostamento tra misura indicata e misura reale sia rilevante ai sensi dell’art. 1538 cod. civ. (cioè, almeno un ventesimo), la revisione del prezzo deve seguire non il criterio del valore di mercato, né il criterio proporzionale “secco”, ma un criterio proporzionale “corretto”, adeguato alla volontà delle parti di vendere a corpo e non a misura.
 
Testo Completo:Sentenza n. 19890 del 29 agosto 2013
(Sezione Seconda Civile, Presidente M. Oddo, Estensore P. D’Ascola)

lunedì 2 settembre 2013

ASSICURAZIONE - ASSICURAZIONE OBBLIGATORIA R.C.A. - ASSICURATO TRASPORTATO - DANNO ALLA PERSONA - RISARCIMENTO A CARICO DEL PROPRIO ASSICURATORE - SPETTANZA

ASSICURAZIONE - ASSICURAZIONE OBBLIGATORIA R.C.A. - ASSICURATO TRASPORTATO - DANNO ALLA PERSONA - RISARCIMENTO A CARICO DEL PROPRIO ASSICURATORE - SPETTANZA
Alla luce della giurisprudenza della Corte di Giustizia (sentenza 1° dicembre 2011, Churchill Insurance/Wilkinson), la Sezione Terza ha affermato che, sulla base del principio solidaristico “vulneratus ante omnia reficiendus”, il proprietario trasportato ha diritto, nei confronti del suo assicuratore r.c.a., al risarcimento del danno alla persona causato dalla circolazione non illegale del mezzo, essendo irrilevante ogni vicenda normativa interna e nullo ogni patto che condizioni la copertura del trasportato all’identità del conducente (“clausola di guida esclusiva”).
 
Testo Completo:Sentenza n. 19963 del 30 agosto 2013
(Sezione Terza Civile, Presidente G. M. Berruti, Relatore G. B. Petti)