MISURE CAUTELARI – CESSAZIONE DI EFFICACIA - IMPUGNAZIONE – INTERESSE – CONDIZIONI
La Corte ha precisato che, nel caso del provvedimento applicativo di una misura cautelare custodiale revocato o divenuta inefficace, persiste l’interesse dell’indagato alla sua impugnazione, nella prospettiva di una futura richiesta di riparazione per ingiusta detenzione, soltanto quando la stessa tenda a far valere l’insussistenza delle condizioni di applicabilità della misura restrittiva in relazione a presupposti diversi da quelli suscettibili di fondare la pronunzia di proscioglimento nel procedimento principale per una delle cause menzionate nel primo comma dell’art. 314 cod. proc. pen.
Testo Completo: Sentenza n. 37764 del 21 settembre 2010 - depositata il 22 ottobre 2010
(Sezione Sesta Penale, Presidente G. De Roberto, Relatore A. Cortese)
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La Corte ha precisato che, nel caso del provvedimento applicativo di una misura cautelare custodiale revocato o divenuta inefficace, persiste l’interesse dell’indagato alla sua impugnazione, nella prospettiva di una futura richiesta di riparazione per ingiusta detenzione, soltanto quando la stessa tenda a far valere l’insussistenza delle condizioni di applicabilità della misura restrittiva in relazione a presupposti diversi da quelli suscettibili di fondare la pronunzia di proscioglimento nel procedimento principale per una delle cause menzionate nel primo comma dell’art. 314 cod. proc. pen.
Testo Completo: Sentenza n. 37764 del 21 settembre 2010 - depositata il 22 ottobre 2010
(Sezione Sesta Penale, Presidente G. De Roberto, Relatore A. Cortese)
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