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giovedì 9 febbraio 2012

REATI INFORMATICI – ACCESSO ABUSIVO AD UN SISTEMA INFORMATICO – MANTENIMENTO ABUSIVO NEL SISTEMA – REATO – SUSSISTENZA – CONDIZIONI

REATI INFORMATICI – ACCESSO ABUSIVO AD UN SISTEMA INFORMATICO – MANTENIMENTO ABUSIVO NEL SISTEMA – REATO – SUSSISTENZA – CONDIZIONI



Nel risolvere il contrasto in proposito insorto nella giurisprudenza di legittimità le Sezioni Unite hanno stabilito che la condotta di introduzione o di mantenimento in un sistema informatico protetto integra il delitto previsto dall’art. 615-ter cod. pen. qualora l’agente, pur essendo abilitato, violi le condizioni ed i limiti risultanti dal complesso delle prescrizioni impartite dal titolare del sistema per delimitare oggettivamente l’accesso al medesimo, senza che possano in alcun modo rilevare, ai fini della sussistenza dello stesso reato, gli scopi e le finalità che soggettivamente hanno motivato l’ingresso nel sistema. Nell’occasione il Supremo Collegio ha altresì precisato che la fattispecie di abuso delle qualità specificate nel n.1 del comma secondo del menzionato articolo costituisce una circostanza aggravante del delitto descritto nel primo comma dello stesso e non già un’ipotesi autonoma di reato.



Sentenza n. 4694 del 27 ottobre 2011 - depositata il 7 febbraio 2012



(Sezioni Unite Penale, Presidente E. Lupo, Relatore A. Fiale)