RAPPORTI GIURISDIZIONALI CON AUTORITA' STRANIERE - MAE - CONSEGNA PER L'ESTERO - NOZIONE DI "RESIDENTE"
La Corte è di nuovo intervenuta per fornire la nozione di persona residente, ai fini della valutazione della rilevanza della questione di costituzionalità dell’art. 18, lett. R) Legge n. 69 del 2005, precisando che per “residenza” non deve intendersi il dato formale anagrafico, quanto piuttosto l’esistenza di “un radicamento reale e non estemporaneo” del soggetto con il territorio italiano. Tra gli indici necessari per assumere la sussistenza di tale radicamento vi sono: la non illegalità della presenza in Italia per il soggetto non comunitario; l’apprezzabile continuità temporale e la stabilità della presenza; la sede principale e consolidata degli interessi lavorativi, familiari ed affettivi; il pagamento eventuale di oneri contributivi e fiscali; la distanza temporale tra la commissione del reato o la condanna all’estero e l’inizio della presenza in Italia. Nel caso di cittadino comunitario che abbia acquistato il diritto di soggiorno in conseguenza di una permanenza ininterrotta di 5 anni è possibile prescindere da tali elementi.
Testo Completo: Sentenza n. 14710 del 9 aprile 2010 - depositata il 16 aprile 2010
(Sezione Sesta Penale, Presidente A. S. Agrò, Relatore G. Fidelbo)
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La Corte è di nuovo intervenuta per fornire la nozione di persona residente, ai fini della valutazione della rilevanza della questione di costituzionalità dell’art. 18, lett. R) Legge n. 69 del 2005, precisando che per “residenza” non deve intendersi il dato formale anagrafico, quanto piuttosto l’esistenza di “un radicamento reale e non estemporaneo” del soggetto con il territorio italiano. Tra gli indici necessari per assumere la sussistenza di tale radicamento vi sono: la non illegalità della presenza in Italia per il soggetto non comunitario; l’apprezzabile continuità temporale e la stabilità della presenza; la sede principale e consolidata degli interessi lavorativi, familiari ed affettivi; il pagamento eventuale di oneri contributivi e fiscali; la distanza temporale tra la commissione del reato o la condanna all’estero e l’inizio della presenza in Italia. Nel caso di cittadino comunitario che abbia acquistato il diritto di soggiorno in conseguenza di una permanenza ininterrotta di 5 anni è possibile prescindere da tali elementi.
Testo Completo: Sentenza n. 14710 del 9 aprile 2010 - depositata il 16 aprile 2010
(Sezione Sesta Penale, Presidente A. S. Agrò, Relatore G. Fidelbo)
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