La Corte di Cassazione ha, in sede cautelare, ritenuta esistente nella città di Roma una associazione per delinquere di stampo mafioso che, in virtù della capacità intimidatoria già collaudata in altri settori criminali “tradizionali“, esercitava, attraverso contiguità politiche ed elettorali e con l’uso di prevaricazioni e di una sistematica attività corruttiva, condizionamenti diffusi nell’assegnazione degli appalti, nel rilascio di concessioni e nel controllo di settori di attività di enti pubblici, determinando in tal modo un sostanziale annullamento della concorrenza.
REATI CONTRO L'ORDINE PUBBLICO - DELITTI - ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE - IN GENERE - DI STAMPO MAFIOSO - FORZA INTIMIDATRICE - PLURALITA' DI FORME DI MANIFESTAZIONE
Sentenza n. 24535 ud. 10/04/2015 - deposito del 12/06/2015