Con decisione per la quale non constano precedenti specifici, la S.C., statuendo l’applicabilità al partecipe dell’impresa familiare della disciplina del riscatto di cui all’art. 732 c.c. nei limiti di compatibilità, ha affermato che il rinvio enunciato, nell’art. 230 bis c.c., all’art. 732 c.c. attiene al diritto di prelazione tout-court e al possibile sviluppo dell’istituto nella direzione del riscatto presso terzi acquirenti, attesa la ratio, perseguita dal legislatore, di predisporre una più intensa protezione al lavoro familiare, favorendo, nell’acquisto dell’azienda, chi abbia contribuito attivamente all’impresa nell’ambito della comunità familiare e rinvenendo, a fondamento dell’istituto, giustificazioni ispirate alla tutela del lavoro cui partecipa la comunità familiare, con particolare occhio di riguardo, non esplicitato, ma evidente, dato il momento storico di riferimento, al lavoro femminile.
Testo Completo:
Sentenza n. 27475 del 19 novembre 2008(Sezione Lavoro, Presidente S. Mattone, Relatore A. Ianniello)
Testo Completo:
Sentenza n. 27475 del 19 novembre 2008(Sezione Lavoro, Presidente S. Mattone, Relatore A. Ianniello)