LAVORO- INFORTUNIO – MORTE DEL LAVORATORE- DANNO ESISTENZIALE, DANNO MORALE, DANNO BIOLOGICO TERMINALE IURE SUCCESSIONIS- SPETTANZA – LIMITI
Con riferimento alle domande -accolte dalla corte territoriale- di risarcimento del danno esistenziale per perdita del rapporto parentale e del danno morale e biologico jure successionis invocati dalla madre di un lavoratore deceduto dopo quattro giorni da un infortunio sul lavoro, la S.C., mentre ha negato il danno esistenziale (in quanto duplicazione del danno morale jure proprio già riconosciuto) ed il danno morale jure successionis (in quanto duplicazione del danno biologico richiesto allo stesso titolo), ha confermato il riconoscimento nella misura del 100% del danno biologico terminale jure successionis, considerando, più che il lasso temporale tra l'infortunio e la morte, l'intensità delle sofferenze provate dalla vittima dell'illecito per la presenza di una sofferenza e di una disperazione esistenziale di intensità tale da determinare nella percezione dell'infortunato un danno catastrofico, in una situazione di attesa lucida e disperata dell'estinzione della vita.
Testo Completo: Sentenza n. 1072 del 18 gennaio 2011
(Sezione Lavoro, Presidente G. Vidiri, Relatore P. Zappia )
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Con riferimento alle domande -accolte dalla corte territoriale- di risarcimento del danno esistenziale per perdita del rapporto parentale e del danno morale e biologico jure successionis invocati dalla madre di un lavoratore deceduto dopo quattro giorni da un infortunio sul lavoro, la S.C., mentre ha negato il danno esistenziale (in quanto duplicazione del danno morale jure proprio già riconosciuto) ed il danno morale jure successionis (in quanto duplicazione del danno biologico richiesto allo stesso titolo), ha confermato il riconoscimento nella misura del 100% del danno biologico terminale jure successionis, considerando, più che il lasso temporale tra l'infortunio e la morte, l'intensità delle sofferenze provate dalla vittima dell'illecito per la presenza di una sofferenza e di una disperazione esistenziale di intensità tale da determinare nella percezione dell'infortunato un danno catastrofico, in una situazione di attesa lucida e disperata dell'estinzione della vita.
Testo Completo: Sentenza n. 1072 del 18 gennaio 2011
(Sezione Lavoro, Presidente G. Vidiri, Relatore P. Zappia )
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