La disciplina dettata dall’art. 11, comma 3, c.p.p., come modificato dall’art. 1 legge 2 dicembre 1998 n. 420 trova applicazione anche con riferimento agli esperti che compongono il tribunale di sorveglianza e identifica il tribunale competente a trattare i reati commessi dal magistrato, dopo l’entrata in vigore della innovazione legislativa, ogni qual volta secondo i criteri ordinari dovrebbe essere competente il tribunale in cui il magistrato esercita le sue funzioni, e ciò anche se il magistrato è deceduto e se i coimputati non magistrati hanno commesso altri reati in data antecedente alla modifica legislativa.
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