Ultime dalla Cassazione

Sentenze e massime della Corte di Cassazione - Ultimi orientamenti giurisprudenziali.
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venerdì 28 novembre 2014

ALUNNI DISABILI – SOSTEGNO SCOLASTICO – RIMODULAZIONE DEL SUPPORTO INTEGRATIVO DA PARTE DELL’AMMINISTRAZIONE SCOLASTICA PER SCARSITÀ DI RISORSE – ESCLUSIONE – OMISSIONE OD INSUFFICIENZA DEGLI INTERVENTI - DISCRIMINAZIONE INDIRETTA - CONDIZIONI

ALUNNI DISABILI – SOSTEGNO SCOLASTICO – RIMODULAZIONE DEL SUPPORTO INTEGRATIVO DA PARTE DELL’AMMINISTRAZIONE SCOLASTICA PER SCARSITÀ DI RISORSE – ESCLUSIONE – OMISSIONE OD INSUFFICIENZA DEGLI INTERVENTI - DISCRIMINAZIONE INDIRETTA - CONDIZIONI

Sentenza n. 25011 del 25/11/2014

Il piano educativo individualizzato per il sostegno scolastico dell’alunno in situazione di handicap, una volta elaborato con il concorso degli insegnanti e degli operatori della sanità pubblica, comporta l’obbligo dell’amministrazione scolastica – priva di potere discrezione a rimodulare la misura del supporto integrativo in ragione della scarsità di risorse disponibili per il servizio – di apprestare gli interventi corrispondenti alle esigenze rilevate, la cui omissione od insufficienza è lesiva del diritto dell’inabile ad avere pari opportunità nella fruizione del servizio scolastico, determinando – in assenza di una corrispondente contrazione dell’offerta formativa per i normodotati – una discriminazione indiretta, per la cui repressione è competente il giudice ordinario.


Presidente: L.A. Rovelli
Relatore: A. Giusti

mercoledì 26 novembre 2014

MISURE CAUTELARI REALI - IMPUGNAZIONI - SEQUESTRO CONSERVATIVO - ORDINANZA DEL TRIBUNALE DEL RIESAME DI ANNULLAMENTO - RICORSO PER CASSAZIONE - LEGITTIMAZIONE DELLA PARTE CIVILE – INSUSSISTENZA.

MISURE CAUTELARI REALI - IMPUGNAZIONI - SEQUESTRO CONSERVATIVO - ORDINANZA DEL TRIBUNALE DEL RIESAME DI ANNULLAMENTO - RICORSO PER CASSAZIONE - LEGITTIMAZIONE DELLA PARTE CIVILE – INSUSSISTENZA.

Sentenza n. 47999 ud. 25/09/2014 - deposito del 20/11/2014

In tema di misure cautelari reali, le Sezione Unite della Suprema Corte hanno affermato il principio per il quale “la parte civile non è legittimata a ricorrere per cassazione contro il provvedimento che abbia annullato o revocato, in sede di riesame, l’ordinanza di sequestro conservativo disposto a favore della stessa parte civile”; nel risolvere il contrasto insorto sulla questione, il supremo collegio ha altresì escluso che la parte civile, non avendovi interesse, sia da annoverare fra i soggetti che, ai sensi dell’art. 318 cod. proc. pen., sono legittimati a proporre richiesta di riesame contro il provvedimento che ha disposto il sequestro conservativo.


Presidente: G. De Roberto
Relatore: G. De Roberto

martedì 18 novembre 2014

SICUREZZA PUBBLICA - MISURE DI PREVENZIONE - IMPUGNAZIONI - TERZI INTERESSATI - RICORSO PROPOSTO DAL DIFENSORE NON MUNITO DI PROCURA SPECIALE - AMMISSIBILITA' - ESCLUSIONE - CONCESSIONE DEL TERMINE DI CUI ALL'ART. 182, COMMA SECONDO COD. PROC. CIV., - ESCLUSIONE

SICUREZZA PUBBLICA - MISURE DI PREVENZIONE - IMPUGNAZIONI - TERZI INTERESSATI - RICORSO PROPOSTO DAL DIFENSORE NON MUNITO DI PROCURA SPECIALE - AMMISSIBILITA' - ESCLUSIONE - CONCESSIONE DEL TERMINE DI CUI ALL'ART. 182, COMMA SECONDO COD. PROC. CIV., - ESCLUSIONE

Sentenza n. 47239 ud. 30/10/2014 - deposito del 17/11/2014

Con sentenza depositata il 17 novembre 2014 le Sezioni Unite Penali della Corte di cassazione hanno affermato il seguente principio di diritto: “La mancanza di procura speciale ai sensi dell’art. 100 cod. proc. pen. delle parti private diverse dall’imputato al difensore non può essere sanata, previa concessione di un termine da parte del giudice, ai sensi dell’art. 182, comma secondo, cod. proc. civ., ma comporta l’inammissibilità dell’impugnazione” (Fattispecie in tema di ricorso per cassazione proposto dal terzo proprietario avverso il decreto di emissione di misura di prevenzione patrimoniale).
 


Presidente: G. Santacroce
Relatore: P. Davigo

lunedì 17 novembre 2014

LAVORO PUBBLICO - SUCCESSIONE DI PLURIMI RAPPORTI DI LAVORO CON UN'AMMINISTRAZIONE PUBBLICA - INDENNITA' DI PREMIO DI SERVIZIO - FRAZIONABILITA'

LAVORO PUBBLICO - SUCCESSIONE DI PLURIMI RAPPORTI DI LAVORO CON UN'AMMINISTRAZIONE PUBBLICA - INDENNITA' DI PREMIO DI SERVIZIO - FRAZIONABILITA'

Sentenza n. 24280 del 14/11/2014

Le Sezioni unite, a composizione di contrasto, hanno affermato che, in caso di successione di plurimi rapporti di lavoro con un’amministrazione pubblica (prima alle dipendenze di un ente locale e poi dello Stato), il lavoratore ha diritto a percepire l’indennità premio di servizio, relativa al rapporto di lavoro con l’ente locale, sin dal momento dell’estinzione di quest’ultimo, senza che sia necessario attendere anche l’estinzione del nuovo rapporto alle dipendenze dello Stato.
 


Presidente: L. A. Rovelli
Relatore: P. Curzio

giovedì 13 novembre 2014

FAMIGLIA - IMPRESA FAMILIARE - GESTIONE IN FORMA SOCIETARIA - ESCLUSIONE

FAMIGLIA - IMPRESA FAMILIARE - GESTIONE IN FORMA SOCIETARIA - ESCLUSIONE

Sentenza n. 23676 del 06/11/2014

Le Sezioni unite, a composizione di contrasto, hanno escluso l’applicabilità dell’art. 230 bis cod. civ. ad una impresa gestita in forma societaria, di qualunque tipo essa sia.
 


Presidente: L. A. Rovelli
Relatore: R. Bernabai

PROCESSO CIVILE - LITISPENDENZA E CONTINENZA - PENDENZA DELLA LITE - CRITERIO DELLA PREVENZIONE - NOTIFICAZIONE DELL'ATTO DI CITAZIONE - MOMENTO DI PERFEZIONAMENTO - INDIVIDUAZIONE

PROCESSO CIVILE - LITISPENDENZA E CONTINENZA - PENDENZA DELLA LITE - CRITERIO DELLA PREVENZIONE - NOTIFICAZIONE DELL'ATTO DI CITAZIONE - MOMENTO DI PERFEZIONAMENTO - INDIVIDUAZIONE

Ordinanza n. 23675 del 06/11/2014

Le Sezioni unite, a definizione di una questione di massima, hanno ribadito il principio che, ai fini dell’applicazione del criterio della prevenzione di cui all’art. 39, ultimo comma, cod. proc. civ., occorre avere riguardo al momento in cui la notifica si è perfezionata con la consegna al destinatario (o a chi sia abilitato a ricevere l’atto), che non viene anticipato nel caso in cui tra due cause, rispetto alle quali si ponga un problema di litispendenza o continenza, una sia introdotta con ricorso e l’altra con citazione.
 


Presidente: L. A. Rovelli
Relatore: C. Di Iasi